“Noi siamo nella, e della, natura, fin dalla nostra origine. La società e le relazioni umane sono importanti, ma il nostro sé è molto più ricco nelle sue relazioni costitutive”.
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Luoghi piante animali uomini / Timothy Morton
“Una coscienza ecologista non è una dotazione opzionale che si possa aggiungere all’occasione alle regole e alle pratiche normalmente in uso nell’economia o in politica o dove si voglia. È piuttosto qualcosa che richiede un ripensamento radicale di tutto”.
Luoghi piante animali uomini / Claude Lévi-Strauss
“Nessuna situazione mi pare più tragica, più offensiva per il cuore e per l’intelligenza di una umanità che coesiste con altre specie viventi su una terra di cui queste ultime condividono l’usufrutto e con le quali non può comunicare”.
Luoghi piante animali uomini / Jonathan Safran Foer
“L’abilità umana di adattarsi ai cambiamenti drammatici è tanto motivante quanto deprimente. Chi avrebbe pensato, un paio di anni fa, che non avremmo battuto un ciglio, che non avremmo pianto vedendo scuole piene di bambini che indossano mascherine? O che avremmo considerato normale un bus pieno di gente che fissa rettangoli di vetro nel palmo, invece di interagire in quello che consideravamo il ‘mondo reale’? (…) non sapevamo tutti che sarebbe successo? Non ce lo aspettavamo da anni? Non siamo quel tipo di persone che accettano una scienza incontrovertibile? Davvero è possibile che questa situazione ci vada bene? Non è chiaro ormai che, consapevolmente o meno, stiamo scegliendo il cambiamento climatico?
Continua a leggere Luoghi piante animali uomini / Jonathan Safran FoerLuoghi piante animali uomini / Jennifer Ackerman
“I membri di una data specie possono avere in comune alcuni passi di danza basilari, ma ciascun uccello è una ballerina a sé, con il proprio personale stile di movimento, foraggiamento, conversazione, corteggiamento, accoppiamento”.
Luoghi piante animali uomini / Marco Aime
“Ogni società ha costruito una propria visione del mondo, una propria antropologia e in qualcuna di queste la natura non è al di fuori dell’umano, così come l’uomo è immerso dentro la natura. (…) Se ci può apparire bizzarra l’idea che le foreste pensino, è perché concepiamo il pensiero come una relazione convenzionale con il mondo”.