“La scrittura è l’ignoto. Prima di scrivere non si sa niente di ciò che si sta per scrivere”.
Diari
Con le parole degli altri: diari di lettura che, attraverso la riproposizione di passaggi tratti da opere narrative e saggistiche di autori diversi, suggeriscono riflessioni su temi nodali e questioni che ci interrogano. Leggi di più
Il tempo, la vita, gli altri / Edgar Lee Masters
“Dare un senso alla vita può condurre alla follia, ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del suo vano desiderio”.
Oggi, domani / Gilles Deleuze
“Non ci manca certo la comunicazione, anzi ne abbiamo troppa; ci manca la creazione. Ci manca la resistenza al presente. Siamo pervasi di parole inutili, di una quantità folle di parole e di immagini. La stupidità non è mai muta né cieca. Il problema non è più quello di fare in modo che la gente si esprima, ma di procurare loro degli interstizi di solitudine e di silenzio a partire dai quali avranno finalmente qualcosa da dire. Le forze della repressione non impediscono alla gente di esprimersi, al contrario la costringono ad esprimersi. Dolcezza di non aver nulla da dire, diritto di non aver nulla da dire: è questa la condizione perché si formi qualcosa di raro o di rarefatto che meriti, per poco che sia, d’esser detto”.
Luoghi piante animali uomini / Yuval Noah Harari
“Sulla terra ci sono quarantamila leoni e un miliardo di maiali domestici, cinquecentomila elefanti e 1,5 miliardi di bovini domestici, 50 milioni di pinguini e 20 miliardi di polli”.
Il tempo, la vita, gli altri / Julian Barnes
“Una cosa la voglio dire: riguarda la famosa citazione su tutte le famiglie che sarebbero felici allo stesso modo, e tutte le infelici, diverse tra loro. Ho sempre pensato che Tolstoj si sbagliasse, che fosse vero l’inverso. La gran parte delle famiglie infelici che ho visto erano infelici secondo una prassi ripetitiva; laddove quelle felici, lungi dall’adeguarsi a chissà quale norma accomodante, sono spesso il risultato di sforzi attivi e di specifiche qualità individuali. Ma esiste comunque anche una terza categoria: le famiglie che fingono di essere felici, o che fingono di ricordare di esserlo state un tempo (…). Mentre non credo esistano famiglie felici che provano a fingersi infelici”.
Scrivere, leggere / Carlo Emilio Gadda
“Nella mia vita di ‘umiliato e offeso’ la narrazione mi è apparsa, talvolta, lo strumento che mi avrebbe consentito di ristabilire la ‘mia’ verità, il ‘mio’ modo di vedere, cioè: lo strumento della rivendicazione contro gli oltraggi del destino e de’ suoi umani proietti: lo strumento, in assoluto, del riscatto e della vendetta”.
Luoghi piante animali uomini / Paolo di Paolo
“Non graziati dal letargo, gli umani guardano alla furia degli elementi come a uno spirito che li sovrasta e li offende, mescolano i fatti con gli incubi a occhi aperti”.
Oggi, domani / Tony Judt
“La verità spiacevole, nella maggior parte dei luoghi, è di solito che ti stanno mentendo. E il ruolo dell’intellettuale è tirar fuori la verità. Tirar fuori la verità, e poi spiegare perché è proprio la verità”.
Il tempo, la vita, gli altri / Marianne Moore
“La cura per la solitudine è stare soli”.
Scrivere, leggere / Nicola Gardini
“L’io [che scrive] è un me che è ‘fatto di molti altri me’, come l’io in carne e ossa è fatto di milioni di generazioni: e vuole riassumerli tutti. È l’ultimo di una discendenza, E, comunque, come ha stabilito il giovanissimo Rimbaud, è sempre un altro, un ‘io migliore’, nella scrittura non trasferendosi semplicemente un soggetto storico, ma affiorandone uno del tutto nuovo: un’immagine che potrà anche essere nostra, ma che ci sorprende”.
Luoghi piante animali uomini / Yuval Noah Harari
“Le tecniche adottate negli allevamenti industriali sono responsabili di più dolore e infelicità di tutte le guerre della storia messe insieme”.
Oggi, domani / Clara E. Mattei
“Se Apple volesse produrre l’iPhone negli Stati Uniti invece che nel Sud del mondo, dove può giocare su salari da fame e ritmi di lavoro disumani, e intendesse mantenere lo stesso livello di profitto, dovrebbe venderlo a 30.000 dollari anziché a 900”.
Il tempo, la vita, gli altri / Erri De Luca
“L’umanità è stata tutta quanta giovane, solo da poco si è messa a invecchiare in massa. E’ un tempo sconosciuto, più della giovinezza. Nessuna esperienza di vecchiaia precedente può fare da esempio”.
Scrivere, leggere / Roman Jakobson
“Ogni seria opera d’arte narra la genesi della propria creazione”.
Il tempo, la vita, gli altri / Alexandre Dumas
“Preferisco i mascalzoni agli imbecilli, perché a volte si concedono una pausa”.
Luoghi piante animali uomini / Jacques Monod
“L’esperienza cosciente di un animale è per noi impenetrabile e certo lo sarà sempre”.
Oggi, domani / Trilussa (1914)
“Che sto’ covo d’assassini / che ci insanguina la terra / lo sa bene che la guerra / è un gran giro de quatrini / che prepara le risorse / per i ladri delle borse”.
Il tempo, la vita, gli altri / Peter Cameron
“Perché ci ostiniamo a vivere nel dolore delle nostre fantasie? Perché soffriamo tanto, per cose che noi stessi abbiamo inventato?”.
Scrivere, leggere / Milan Kundera
“I grandi romanzi sono sempre un po’ più intelligenti dei loro autori. I romanzieri che sono più intelligenti delle loro opere dovrebbero cambiare mestiere”.
Luoghi piante animali uomini / Tiziano Scarpa
““[Nel macello] Le bestie urlavano il loro terrore. Non è vero che non sanno di essere mortali. Noi uomini glielo facciamo sapere prima di ucciderle, attraverso il modo in cui le uccidiamo. Vogliamo che lo sappiano, che condividano la nostra sorte. Noi uomini gli diamo la morte insieme alla coscienza della morte. non può esserci niente di più crudele di questo. Noi non sopportiamo che ci siano esseri che muoiono innocenti. Non riusciamo a essere i soli a portare il peso della conoscenza della propria morte”.
Oggi, domani / Michele Serra
“Per la natura noi siamo uguali ai piccioni, ai cervi, alle nutrie, alle locuste, all’erba e ai boschi, quando capita la natura ci travolge e ci schiaccia senza domandarsi — nemmeno per un attimo — se siamo russi o ucraini, ebrei o palestinesi, l’unico criterio conosciuto, per una tempesta, sono le leggi fisiche che governano la biosfera. Nelle manifestazioni della natura (anche quelle miti, vitali e prospere) potremmo riconoscere quell’unità che ci rende tutti uguali, e che abbiamo tragicamente perduto”.