Storia di un dolore

Paul Auster, Baumgartner, Einaudi 2023 (pp. 160, euro 17.50)

Una “radiosa attenzione”, “la potenza di una personalità luminosa, vitalità umana in tutto il suo vibrante splendore che si sprigiona dall’interno verso l’esterno in un balletto serrato e complesso fra ragione e sentimento”: ecco “la cosa che aveva Anna”, la moglie che l’ha lasciato da qualche anno, “prigioniero del suo presente”, lui come chiunque viva, “dal momento in cui nasce fino al giorno in cui muore”. Ma il professor Baumgartner, per quanto solitario, non ha perso interesse per gli altri, i pochi che la sua quotidianità gli fa incontrare, né si piange addosso, per quanto abbia momenti in cui il rimpianto lo aggredisce e, di fatto, si senta “un moncone umano, un mezzo uomo che ha perso la metà di se stesso che lo rendeva intero”.

Continua a leggere Storia di un dolore

Oggi, domani / Andrea Cortellessa

“Oggi mi pare che il principio non sia più quello di tradurre ciò che di complesso viene prodotto, non solo in ambito letterario ma anche scientifico, sociologico, psicanalitico e via dicendo, ma viceversa di selezionare i materiali da proporre al pubblico in base alla loro comprensibilità più o meno presunta, secondo quello che Gadda chiamava l’‘uso Cesira’: dove appunto la signora Cesira pretende che ogni oggetto a lei sottoposto sia abbassato al suo livello. (…) Oggi, in nome di una presunta democraticità, ma dal mio punto di vista in funzione di una commercializzazione coatta, i materiali vengono predigeriti, anzi previsti e preconfezionati dagli stessi autori per essere solubili e divulgabili. Tutti noi che leggiamo abitualmente testi inediti di narrativa abbiamo assistito negli ultimi decenni all’aumento esponenziale della quantità di giovani autori che hanno introiettato il principio secondo il quale il loro testo deve essere traducibile, ‘cesiralizzabile’, in forma di fiction audiovisiva. Ecco, questo predigerire i materiali anziché tradurli mi pare uno degli effetti più perniciosi di una falsa democrazia della comunicazione operata fondamentalmente dalla disintermediazione della rete”.

Fatti documentati e fatti immaginati

Federico Maria Sardelli, Lucietta. Organista di Vivaldi, Sellerio 2023 (pp. 328, euro 15)

Caduto nell’oblio per oltre un secolo, prima che, a fine ’800, lo si riscoprisse quale ispiratore di parecchi concerti del coetaneo Bach, Antonio Vivaldi ha continuato a rappresentare una figura per molti aspetti misteriosa: il destino travagliato dei suoi manoscritti, persino l’incertezza su quale fosse la sua reale fisionomia fra quelle restituiteci dai ritratti hanno concorso a circondarlo di un’aura che non ha cessato di suscitare una curiosità, storica e umana, che ha trovato risposte in un saggista e direttore d’orchestra come l’autore, che appunto agli aspetti cui si accennava ha dedicato L’affare Vivaldi e Il volto di Vivaldi (Sellerio 2015 e 2021).

Continua a leggere Fatti documentati e fatti immaginati

Per un’economia politica critica

Clara E. Mattei, L’economia è politica, Fuori scena 2013, (pp. 192, ero 16.50)

“Il capitalismo ha i secoli contati”, titolava un suo libro un economista certo non sospetto di intenti apologetici come Giorgio Ruffolo, ed “è più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo”, affermava provocatoriamente Fredric Jameson, grande critico della postmodernità. Del tutto opposta la posizione dell’autrice italiana, insegnante in un’università statunitense dove, caso più unico che raro, lo studio dell’economia non si è allineato alla corrente oggi dominante, quella che ha naturalizzato l’economia, depoliticizzandola, e condannandoci così alla rassegnazione e a un sostanziale consenso passivo nei confronti delle scelte economiche.

Continua a leggere Per un’economia politica critica

Con gli occhi di una bambina

Claire Keegan, Un’estate, Einaudi 2023 (pp. 80, euro 12)

La riconosciamo subito, da quel suo dire senza dire, o senza dire tutto: come in Piccole cose da nulla (in queste note all’inizio dello scorso febbraio), la scrittrice irlandese ci racconta di una bambina, della sua famiglia numerosa, della madre in attesa di un altro figlio, del padre che giocando a carte “ha perso la nostra Shorthorn rossa” (e non si tratta di un’automobile: era una vitella, risorsa non trascurabile nel misero bilancio familiare). L’estate che dà il titolo a questo romanzo breve da cui l’anno scorso è stato tratto il film The quiet girl – è quella che la protagonista passa presso un’altra famiglia, i Kinsella: una coppia che ha perso l’unico figlio – annegato in una vasca di liquame: è una campagna per niente idilliaca quella in cui si svolge la storia – e che accoglie con un affetto e una sensibilità per lei inusuali la piccola ospite.

Continua a leggere Con gli occhi di una bambina

Lo sguardo degli altri

Tzvetan Todorov, La vita comune. L’uomo è un essere sociale, Raffaello Cortina Editore 2023 (pp. 214, euro 14)

Sociale o politico che dir si voglia, che l’animale uomo non sia vocato alla solitudine e all’isolamento l’aveva già detto Aristotele: perché un intero un libro per ribadire il concetto? Perché quella constatazione – sin dall’inizio osteggiata da alcuni sofisti, per altro, per i quali la polis non realizzava ma limitava le potenzialità umane – è stata nei fatti a lungo contraddetta dal fior fiore dei pensatori europei, convinti assertori del fatto che “il rapporto con gli altri uomini è un fardello di cui bisogna tentare di alleggerirsi” e che “l’approvazione che richiediamo al prossimo non è altro che una colpevole vanità che l’uomo saggio non potrebbe mai tollerare; il saggio aspira all’autarchia, all’autosufficienza”.

Continua a leggere Lo sguardo degli altri

La legge nascosta dei destini

Emanuele Trevi, La casa del mago, Ponte alle Grazie 2023 (pp. 256, euro 18)

“‘Lo sai com’è fatto’. Quando mia madre mi parlava di mio padre ci metteva poco ad arrivare al punto, sempre lo stesso: per affrontare qualunque faccenda con quell’uomo enigmatico, con quel cubo di Rubik sorridente e baffuto, bisognava sapere-come-era-fatto. (…) Era evidente, d’altra parte, che non lo sapeva nemmeno lei com’era fatto, non lo sapeva nessuno”.

Se è vero che l’incipit rivela fin dall’inizio la qualità di un romanzo, questo di Trevi ne è la riprova. Apri il libro, leggi la prima pagina, la giri e a metà della seconda hai deciso: devi leggerlo tutto. E intanto ti chiedi che cosa ti ha conquistato e ti fa continuare.

Continua a leggere La legge nascosta dei destini