Si può parlare ancora di laicità?

Le virtù del laico sono:
il rigore critico, il dubbio metodico,
la moderazione, il non prevaricare, la tolleranza,
il rispetto delle idee altrui, le virtù civili.
Norberto Bobbio

In periodi storici di crisi che investono ogni settore del vivere, del credere, del sapere, in tempi di involuzione democratica e di diffidenza verso la libertà di coscienza, il pensiero laico viene sempre più visto con sospetto e si tenta di spingere ai margini chi ne rivendica il diritto. La necessità, l’esigenza di essere laici non è un fenomeno del nostro tempo, sempre nella storia sono stati indispensabili libertà di coscienza e pensiero critico per far argine contro i vari sistemi arroccati su dogmi intoccabili -e non solo religiosi- per conservare il potere; sempre sono presenti gruppi che vivono a una delle tante frontiere, fuori dagli ambiti istituzionali, in conflitto con concezioni integraliste e reazionarie

Ogni persona ha il diritto di seguire qualsiasi ideologia, di riconoscersi in una specifica visione del mondo, di avere preferenze culturali e di pensiero, di esprimere convinzioni frutto di un percorso di riflessione personale.
Ogni persona ha il diritto di sentirsi libera di praticare una religione, di dissentire dalla propria istituzione religiosa, di manifestare opinioni critiche e seguire una prassi non ortodossa, così come si ha il diritto di essere agnostico, indifferente, ateo.
Ogni persona, senza correre il rischio di una stigmatizzazione sociale, deve esser libera di seguire principi morali anche quando sono diversi dal cosiddetto “sentire comune”, nei limiti del rispetto di una convivenza pluralista, segnata da regole che non ledono diritti e libertà di nessuno.

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