Istruzioni per la resa (e altre, non oltre)

12.copertine-srebernic.istruzioni-resa

1.

(QUASI ALL’UNISONO)

Tutto già detto.
E’ tutto già accaduto
-fatto, scritto, vissuto-
tutto.

Anche il lavoro del lutto.

***

2.

Non sono ordini,
nemmeno consiglifigurarsisemmai
son note a margine,
fogli sparsi.

SECONDA VOCE:
”scarsi!”

(oppure notti a margine,
ed anche figli sparsi)

***

3.

Regola numero uno:
calare la bandiera,
sciogliere il nodo,
piegarla.
Togliere il chiodo.
(A meno di vedere
che non c’era.
Si intende la bandiera)
Cancellare le insegne,
le scritte,
cancellare.
(Ma questo lo abbiamo fatto
già, prima,
nella furia del sottolineare).

***

4.

AL MEGAFONO:
“Le chiavi sul tettuccio,
scendere
dall’auto lentamente,
le mani bene in vista”

SOTTOVOCE (cercare di ricordare
tutto quello
che si è dimenticato,
la lista…)

“Declinare scandendo
le generalità:
nome- lavoro- sesso…”
( e altre scomparse amenità…)

***

5.

Antefatto
Solo una lunga attesa
che venga la sorpresa –
l’arma segreta,
il contropiede,
il colpo che ribalta
la partita…
pronti a lanciare il cuore
oltre l’ostacolo                       “ma dove, dove, dov’era?”
E invece niente,
è finita,
c’è la resa.
La battaglia era contro
l’illusione del miracolo.

(2014)

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