Sotto il melo invernale

*
si fa più rado
il cielo un momento
l’albero scuote
un ramo dorato

*
guardassi all’orto
ultima mela più alta
mi troveresti
a rimirarti

*
si versano rovi
dall’orto incolto
sfondata la rete
e caduto il muro
nel campo accanto
fugge il melo
una luce di ferro

*
scalfito nell’aria
dura dell’orto
il sommesso spettro
gravato di neve
all’albero scendono
gradini senza segni

*
minute tracce
di spigolature
tra la neve cercando
resti di mele non colte
neri uccelli

*
non divora il melo
il fuoco
tra notte e giorno
in poltrona guardo
sovrapposto riflesso

*
tessono
argenti ed ori
la fermentazione
io vedo silenzi
bruni e assenze

*
molti sguardi
di bambini…
in un sol pezzo
ne caverà quel mare
la polena per la prua

*
il cielo si libera
dalla bassa placenta
di nubi correnti
e sottovoce le cose
lucono di propri
intimi bagliori
silenti cani
incantati lontano
incatenati al chiaro
mattino e ride
sotto il melo invernale
il gatto degl’intrighi

(1990)

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